“IL PRIMO GRADINO NELLA STESURA DI UN VALIDO PROGRAMMA DI CONTROLLO DEL PESO, È LA CONOSCENZA OGGETTIVA DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA”
(F.I.KATCH, W.D. MCARDLE, Fisiologia nello sport)
(F.I.KATCH, W.D. MCARDLE, Fisiologia nello sport)
L'analisi BIA (Bioelectrical Impedance Analysis) è una metodica non invasiva che determina l’impedenza del corpo al passaggio di una corrente a bassa potenza e alta frequenza (50kHz), ovvero come reagisce il corpo al passaggio di questa corrente tenendo conto che le membrane biologiche si comportano come isolanti o conduttori. Nel nostro caso la massa grassa si comporta da isolante, massa magra da semiconduttore e la componente idrica da conduttore puro.
Come è svolto il test
Lo svolgimento consiste nell’applicazione di elettrodi sulla pelle di mani e piedi del soggetto posto in posizione supina; in questo modo è possibile rilevare le due componenti dell'impedenza: reattanza e resistenza.
Come è svolto il test
Lo svolgimento consiste nell’applicazione di elettrodi sulla pelle di mani e piedi del soggetto posto in posizione supina; in questo modo è possibile rilevare le due componenti dell'impedenza: reattanza e resistenza.
Tutte le strutture biologiche offrono una resistenza (Resistenza, Rz) al passaggio di una corrente elettrica che rappresenta la forza che un conduttore oppone al passaggio della corrente. I tessuti privi di grasso sono buon conduttori: essi sono ricchi di fluidi corporei che oppongono al passaggio della corrente alternata una bassa resistenza. Al contrario i tessuti adiposi e le ossa sono cattivi conduttori in quanto poveri di fluidi ed elettroliti, divenendo così una via elettrica fortemente resistiva.
La Reattanza (XC) è invece la forza che un condensatore oppone al passaggio di una corrente elettrica. Le cellule presenti nell’organismo si comportano come dei condensatori che oppongono alla corrente una resistenza capacitiva. La reattanza è quindi una misura indiretta delle membrane cellulari integre ed è proporzionale alla massa cellulare corporea.
In conclusione la resistenza è un parametro legato in maniera inversamente proporzionale alla quantità di fluidi presenti nell'organismo mentre la reattanza è legata in maniera direttamente proporzionale alla concentrazione cellulare.
BIA 101 Akern
Nel mio caso l'anamnesi completa è ottenuta grazie ad una sofisticata strumentazione: BIA 101 della Akern, lo strumento più utilizzato nelle pubblicazioni scientifiche.
La Reattanza (XC) è invece la forza che un condensatore oppone al passaggio di una corrente elettrica. Le cellule presenti nell’organismo si comportano come dei condensatori che oppongono alla corrente una resistenza capacitiva. La reattanza è quindi una misura indiretta delle membrane cellulari integre ed è proporzionale alla massa cellulare corporea.
In conclusione la resistenza è un parametro legato in maniera inversamente proporzionale alla quantità di fluidi presenti nell'organismo mentre la reattanza è legata in maniera direttamente proporzionale alla concentrazione cellulare.
BIA 101 Akern
Nel mio caso l'anamnesi completa è ottenuta grazie ad una sofisticata strumentazione: BIA 101 della Akern, lo strumento più utilizzato nelle pubblicazioni scientifiche.
I dati ottenuti dall’analisi, cioè la misure di resistenza e reattanza, sono in seguito inseriti in un software apposito (BodyGram Plus) in grado di ottenere ulteriori informazioni riguardo alla composizione corporea ovvero:
Il BIVA, ovvero Bia Vector è un diagramma in cui vengono confrontati resistenza e reattanza, misurate in un individuo, con l'intervallo di riferimento della popolazione normale, di forma ellissoidale, espresso in percentili della distribuzione normale gaussiana.
- Acqua Totale in litri e in percentuale
- Acqua Intracellulare in litri e in percentuale
- Acqua Extracellulare in litri e in percentuale
- Rapporto tra Massa Intracellulare ed Extracellulare
- Angolo di fase
- Indice di Massa Corporea (BMI)
- Indice di Massa Cellulare Corporea (BCMI)
- Massa Cellulare in kg e in percentuale
- Massa Grassa in kg e in percentuale
- Massa Magra in kg e in percentuale
- Massa Muscolare in kg e in percentuale
- Rapporto di scambio Sodio/Potassio
- Metabolismo basale in kcal
- Normogrammi di idratazione e di cellularità
- Indice di Idratazione
- Biavector®: per la valutazione dell’assetto idrico
- Biagram®: per la valutazione dell’assetto nutrizionale
Il BIVA, ovvero Bia Vector è un diagramma in cui vengono confrontati resistenza e reattanza, misurate in un individuo, con l'intervallo di riferimento della popolazione normale, di forma ellissoidale, espresso in percentili della distribuzione normale gaussiana.
Molto semplicemente in questo grafico l'asse verticale rappresenta l'idratazione mentre quello orizzionatale indica la massa e struttura del soggetto. Perchè è importante sapere dove è posizionato il soggetto? Perchè in questo modo è possibile valutare lo stato di idratazione e nutrizione ed a una visita successiva, ripetendo la BIA, se il vettore si è spostato, capire se ci sono stati cambiamenti riguardanti il comparto acqua, massa grassa o massa magra.
Differenza tra Bia e bilancia impedenziometrica
Ma cosa cambia tra l'utilizzo della BIA e un'analisi su bilancia impedenziometrica?
Essenzialmente l'influenza della posizione del soggetto durante l'esecuzione del test. Mentre nella BIA il soggetto è sdraiato, sulla bilancia è in posizione eretta e questo fa si che ci sia una distribuzione uniforme dei fluidi corporei solo nell'analisi bioimpedenziometrica.
Per questo motivo l'uso della bilancia impedenziometrica può essere utile solo in soggetti normoidratati e normonutriti mentre la BIA può essere utile anche in caso di stati “alterati” cioè anoressia, obesità, patologie, sport, gravidanza ed età pediatrica.
Differenza tra Bia e bilancia impedenziometrica
Ma cosa cambia tra l'utilizzo della BIA e un'analisi su bilancia impedenziometrica?
Essenzialmente l'influenza della posizione del soggetto durante l'esecuzione del test. Mentre nella BIA il soggetto è sdraiato, sulla bilancia è in posizione eretta e questo fa si che ci sia una distribuzione uniforme dei fluidi corporei solo nell'analisi bioimpedenziometrica.
Per questo motivo l'uso della bilancia impedenziometrica può essere utile solo in soggetti normoidratati e normonutriti mentre la BIA può essere utile anche in caso di stati “alterati” cioè anoressia, obesità, patologie, sport, gravidanza ed età pediatrica.
Perché scegliere un esame bioimpedenziometrico
Dopo quello che ho scritto si può percepire l’importanza della metodica BIA, ovvero la possibilità di valutare in modo istantaneo, semplice ed indolore se un eventuale diminuzione o aumento di peso è dato da variazioni di massa grassa, massa magra o acqua.
E' un ottimo metodo per distaccarsi dalla “dipendenza” del numero che compare una volta pesati sulla bilancia; a distanza di settimane il peso può rimanere invariato ma le componenti corporee profondamente mutate, il soggetto potrebbe aver perso massa grassa e aumentato la massa magra, ovvero la muscolatura, sede delle cellule metabolicamente attive.
Inoltre bisogna tener conto che un chilo di massa grassa e un chilo di massa magra occupano volumi molto diversi quindi la persona che mantiene lo stesso peso ma che muta la sue componenti corporee potrebbe avere delle grandi soddisfazioni in termini di perdita di di centimetri di circonferenze.
Dopo quello che ho scritto si può percepire l’importanza della metodica BIA, ovvero la possibilità di valutare in modo istantaneo, semplice ed indolore se un eventuale diminuzione o aumento di peso è dato da variazioni di massa grassa, massa magra o acqua.
E' un ottimo metodo per distaccarsi dalla “dipendenza” del numero che compare una volta pesati sulla bilancia; a distanza di settimane il peso può rimanere invariato ma le componenti corporee profondamente mutate, il soggetto potrebbe aver perso massa grassa e aumentato la massa magra, ovvero la muscolatura, sede delle cellule metabolicamente attive.
Inoltre bisogna tener conto che un chilo di massa grassa e un chilo di massa magra occupano volumi molto diversi quindi la persona che mantiene lo stesso peso ma che muta la sue componenti corporee potrebbe avere delle grandi soddisfazioni in termini di perdita di di centimetri di circonferenze.
In ultimo l’utilizzo dell’analisi bioimpedenziometrica risulta essere utile sia durante l’esame iniziale del paziente con lo scopo di definire il punto di partenza, sia durante i controlli periodici per verificare se i cambiamenti della composizione corporea del soggetto nel tempo sono concordi con il percorso precedentemente definito.
Il messaggio di questo articolo?
Non fatevi ossessionare dalla vostra bilancia, molte volte a paragone con lo specchio
e il metro semplicemente.. perde!
Spero di esservi stata di aiuto.. Alla prossima
Non fatevi ossessionare dalla vostra bilancia, molte volte a paragone con lo specchio
e il metro semplicemente.. perde!
Spero di esservi stata di aiuto.. Alla prossima